mercoledì 27 agosto 2008

MULTE UN BOOM NEL 2007

Multe un boom nel 2007

Il nuovo business degli Enti locali sono le multe. Nel 2007 più di un miliardo di euro incassati dai Comuni per le contravvenzioni stradali

Il nuovo Codice della Strada per ora ha ottenuto un successo, l'aumento record, in quasi tutti i Comuni d'Italia, dei verbali di contravvenzione. Dietro le importanti misure volte a garantire una maggiore sicurezza nelle strade delle nostre città, prevedendo sistemi di controllo della velocità automatizzati e cercando di insegnare la disciplina agli automobilisti più spregiudicati, si è individuato un cospicuo business per Enti locali e aziende private fornitrici degli apparecchi per monitorare il traffico cittadino.

Incassi da capogiro che garantiscono alle esangui casse dei Comuni italiani entrate da sogno, delle volte anche superiori alle imposte riscosse. Il merito va sicuramente addebitato agli automobilisti disattenti e sempre più svogliati, che con i loro comportamenti inclini all'illiceità favoriscono il rimpinguo delle casse comunali.

I comportamenti scorretti più multati, secondo quanto stabilito dai verbali dei vigili, sono per parcheggio selvaggio, passaggio con semaforo rosso, sosta vietata, mancato pagamento del ticket di parcheggio, violazione delle zone a traffico limitato. Condotte che violano le norme stradali e che vanno ad esclusivo vantaggio delle amministrazioni comunali. Secondo i bilanci comunali, le città in cui si redigono più verbali sono Milano e Roma, con in media 80 e 60 euro pro capite di contravvenzioni riscosse, anche se tra i più sanzionati capeggiano i cittadini di Caserta, con una media di 120 euro di multe pagate. C'è anche, però, un altro dato da segnalare, ovvero centinaia di milioni iscritti nel bilancio comunale ma mai riscosse. Come accade a Napoli e Palermo, in particolare nel capoluogo partenopeo dei 73 milioni di euro prospettati solo 10 milioni sono stati effettivamente incassati. I motivi di questi ritardi sono addebitabili in primo luogo alla burocrazia e ai ritardi, ma anche alle molteplici contestazioni che non fanno altro che allungare i tempi di riscossione e che nella maggior parte dei casi finiscono per far cadere in prescrizione la sanzione.

I cittadini, intanto, protestano e inveiscono legittimamente, come ha sancito la Cassazione, contro i vigili, convinti che una cosa è sanzionare i comportamenti scorretti alla guida, altra cosa è essere tartassati con verbali a tappeto. Il business delle multe non avrà fine e sarà destinato ad incrementarsi se gli automobilisti non diventano disciplinati, perché in fondo si sa che chi sbaglia paga!

Davida Nunziante Fonte notizia: http://magazine.qbr.it

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